Parole senza dimora

Glossario della homelessness in Italia

 

Parole “Senza Dimora”

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P

Partecipazione
L'azione o il processo di coinvolgimento attivo delle persone in una determinata attività, progetto, decisione o processo decisionale. Con specifico riferimento alle persone senza dimora, la partecipazione si riferisce al coinvolgimento attivo delle persone nelle decisioni che riguardano la loro vita quotidiana e i servizi di cui usufruiscono. Il concetto sottintende il riconoscimento che le persone senza dimora abbiano il diritto di esprimere la propria opinione e orientare il proprio percorso di aiuto e assistenza. (FEANTSA, Participation toolkit, 2013)

Persone in condizione di povertà estrema e senza dimora
Persone in condizione di povertà estrema e senza dimora (destinatarie degli interventi DM 30 dicembre 2021): si intendono le persone che vivono in strada o in sistemazioni di fortuna; ricorrono a dormitori o strutture di accoglienza notturna; sono ospiti di strutture, anche per soggiorni di lunga durata, per persone senza dimora; sono in procinto di uscire da strutture di protezione, cura o detenzione e non dispongono di una soluzione abitativa (Decreto Ministeriale del 30 dicembre 2021, articolo 6 comma 1)

Persone Senza Dimora
Una persona è considerata senza dimora quando versa in uno stato di povertà materiale e immateriale, che è connotato dal forte disagio abitativo, cioè dall’ impossibilità e/o incapacità di provvedere autonomamente al reperimento e al mantenimento di un’abitazione in senso proprio. Facendo riferimento alla tipologia ETHOS (European Typology on Homelessness and Housing Exclusion), così come elaborata dall’Osservatorio europeo sulla homelessness, nella definizione rientrano tutte le persone che: vivono in spazi pubblici (per strada, baracche, macchine abbandonate, roulotte, capannoni); vivono in un dormitorio notturno e/o sono costretti a trascorrere molte ore della giornata in uno spazio pubblico (aperto); vivono in ostelli per persone senza casa/sistemazioni alloggiative temporanee; vivono in alloggi per interventi di supporto sociale specifici (per persone senza dimora singole, coppie e gruppi). (Linee di Indirizzo  - MLPS 2015)

PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Il documento strategico del Governo italiano che mira a rilanciare l'economia del Paese dopo la crisi causata dalla pandemia di COVID-19 e a promuovere la sua crescita sostenibile e inclusiva. La Missione 5 del PNRR, "Inclusione e coesione sociale", ha l'obiettivo di promuovere la coesione sociale e l'uguaglianza di opportunità, attraverso una serie di interventi mirati a sostenere le persone più vulnerabili. Nell’ambito della Missione 5 sono stati previsti specifici interventi per le persone senza dimora, al fine di migliorare la loro situazione abitativa e sociale. La linea di investimento 1.3.1 prevede la promozione di 250 interventi di “housing temporaneo”, in Comuni singoli o in associazione che mettono a disposizione appartamenti per singoli, piccoli gruppi o famiglie per un periodo fino a 24 mesi con la parallela attivazione di progetti di supporto personalizzati. La linea di investimento 1.3.2 prevede la costituzione di 250 Centri servizi/Stazioni di posta ovvero strutture volte alla presa in carico integrata delle persone o delle famiglie che si trovano o rischiano di trovarsi in condizioni di grave deprivazione e marginalità. Il Centro servizi offre attività di presidio sociale e sanitario e di accompagnamento per facilitare l’accesso alla intera rete dei servizi, l’orientamento e la presa in carico, al tempo stesso offrendo alcuni servizi essenziali a bassa soglia.  (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; Avvio 1/2022 - DD. del 15 febbraio 2022)

Presa in carico professionale
La funzione esercitata dal servizio sociale professionale in favore di una persona o di un nucleo familiare in risposta a bisogni complessi che richiedono interventi  personalizzati di valutazione, consulenza, orientamento, attivazione di prestazioni sociali, nonché attivazione di interventi in rete con altre risorse e servizi pubblici e privati del territorio. (Linee di Indirizzo  - MLPS 2015; Casellario dell’assistenza Decreto 16 dicembre 2014, n. 206, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze).

Pronto Intervento Sociale
Secondo il comma 4 dell’art. 22 della Legge quadro 328/2000, le regioni devono garantire una serie di prestazioni di sostegno a favore di minori, disabili, anziani, tossicodipendenti e altre categorie vulnerabili, tra cui: il Servizio sociale professionale e Segretariato sociale; Servizio di pronto intervento sociale per situazioni di emergenza personali e familiari; assistenza domiciliare; strutture residenziali e semiresidenziali; centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario. Il Pronto Intervento sociale è ripreso come LEPS nel Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023.  Viene assicurato 24h/24 per 365 giorni l’anno. Si attiva in caso di emergenze ed urgenze sociali, bisogni non differibili, in forma acuta e grave a contrasto di forme di povertà estrema, rischio per la tutela e l’incolumità psico-fisica della persona,  situazioni di abbandono. Il servizio si rivolge ad una pluralità di target (minori, vittime di violenza, vittime di tratta, persone non autosufficienti, adulti in difficoltà, ecc). (Per approfondire si veda Scheda tecnica 3.7.1 del Piano nazionale 2021-2023)

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