Parole “Senza Dimora”

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A

Abitazione
Locale (o un insieme di locali) destinato stabilmente ad uso abitativo; separato (cioè circondato da pareti e coperto da un tetto); indipendente (cioè dotato di almeno un accesso indipendente dall’esterno o da spazi di disimpegno comune – strada, cortile,scale, pianerottoli, ballatoi, terrazze eccetera – ovvero un accesso che non comporti il passaggio attraverso altre abitazioni); inserito in un edificio (o che costituisca esso stesso un edificio).

Alloggio dignitoso
Un alloggio adeguato, accessibile e salubre ovvero che disponga di acqua potabile pulita e di alta qualità, servizi igienico-sanitari adeguati ed equi, il collegamento alla rete fognaria e idrica, un ambiente interno di qualità elevata e a un'energia a prezzi accessibili, affidabile, sostenibile. L'accesso a un alloggio adeguato costituisce un diritto fondamentale, deve essere considerato una condizione preliminare per l'esercizio di altri diritti fondamentali, e per l'accesso a questi ultimi, nonché per una vita in condizioni rispettose della dignità umana. (Risoluzione del Parlamento Europeo sull'accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi abbordabili per tutti (2019/2187(INI))

Altro tipo di alloggio
Alloggio che non rientra nella definizione di abitazione (perché mobile, semi-permanente o improvvisato), occupato da una o più persone come dimora abituale o temporanea alla data del censimento (come, ad esempio, roulotte-caravan, tenda, camper, baracca, capanna, grotta, garage, cantina, stalla eccetera). In questa categoria rientrano anche gli alloggi presso sede diplomatica o consolare, ovvero alloggi situati in territorio estero (Glossario Istat, Sezione Censimenti

Anziani senza dimora
Persone senza dimora con più di 65 anni che si trovano a vivere in strada o in dormitori dai quali devono uscire per raggiunti limiti di età. Per questa fascia di popolazione sono da preferirsi forme abitative più stabili e assistite: dalle Residenze sanitarie assistite a forme più leggere come gruppi appartamento, comunità alloggio e case famiglia.  (Linee di Indirizzo - MLPS 2015)

B

Barbonismo domestico
O grave emarginazione domestica. Il fenomeno del “barbonismo domestico” riguarda persone adulte o anziane, sole, in coppia o “in coabitazione con altre persone”, con problematiche psico-sociali, e un evidente disconoscimento di ciò che è prioritario per la tutela e la cura del proprio benessere psico-fisico: -I barboni domestici sono individui che generalmente costruiscono scarse o nulle relazioni significative, in seguito a perdite e/o rotture familiari o ad autoisolamento; -Il fenomeno è correlato in prevalenza a cattive condizioni igienico-sanitarie e socio-ambientali, frequentemente accompagnate da accumulo di oggetti di ogni genere, con tratti comportamentali compulsivi e ossessivi non sempre diagnosticati. Il fenomeno non è necessariamente associato a difficoltà economiche e prevalentemente le persone in stato di barbonismo domestico vivono in condizioni di stabilità abitativa. Generalmente dispongono di redditi corrispondenti al ceto medio, frequentemente mal gestiti e squalificati nel loro valore. Si tratta di persone perlopiù non note alla rete dei servizi socio-sanitari o, seppur prese in carico in passato da servizi sanitari (es.DSM, SerT, ecc.), non più agganciati ad essi. (Di Censi 2016).

C

Co-abitazione
La Coabitazione rimanda alla condizione in cui persone non appartenenti allo stesso nucleo familiare condividono spazi domestici e vivono «dietro la stessa porta». Si condivide l’abitazione quando si hanno necessità di ridurre i costi del mantenimento dell’alloggio. La coabitazione è oggi  un ingrediente ormai insito in numerose progettazioni sociali e in molti servizi di welfare. Esistono programmi di coabitazione organizzata da terzi che si distinguono in programmi in cui i coabitanti scelgono di convivere e quelli che coinvolgono persone che si trovano a dover convivere per aver accesso a servizi di base, primo fra tutti, l’abitazione. Tra i primi rientrano i  programmi di homesharing o reciprocal housing che si propongono di sostenere forme di mutuo aiuto attraverso la coabitazione (studenti-anziani; donne; . Tra i secondi rientrano i numerosi programmi di housing led che raggruppano persone che condividono le medesime problematiche (padri separati; anziani soli; persone senza dimora; neomaggiorenni in uscita da comunità residenziali). (Costa, 2016a)

Co-residenza
Rimanda alla condizione in cui sono presenti singoli o nuclei familiari che mantengono spazi domestici privati (una propria unità abitativa) e hanno però servizi comuni   ( Costa, 2016a) (voci correlate co-housing)