In questo momento difficile per tutti, ancor di più se possibile per i senza dimora, è necessario mantenere aperti e rafforzare i centri di accoglienza per tenere le persone al riparo e non lasciare girare per le strade
Invitiamo le istituzioni a fare ogni possibile sforzo economico e lavorativo, in collaborazione con i Soci fio.PSD e gli enti del terzo settore per non abbandonare le persone che a casa non possono restare perché una casa non ce l’hanno
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Siamo vicini e mandiamo un abbraccio a tutti i lettori, i colleghi, gli operatori, gli amici e speriamo di poterci rivedere al più presto
lo staff di segreteria
Abbiamo chiesto ai nostri Soci quale impatto abbia l’emergenza “coronavirus” nei confronti delle persone senza dimora dei servizi a loro dedicati
Le risposte ci dicono che aumentano i costi, chiudono i servizi di igiene, diminuiscono i volontari, crescono ansie e paure di coloro che già vivono in grande difficoltà
Più di 55.000 persone senza dimorae gli stranieri che a causa dei decreti sicurezza sono finiti per strada vivono la paura di farsi vedere o visitare, una enorme fetta di popolazione che, oltre a tutti i disagi di una vita difficile, subisce ora una ulteriore emergenza
La fio.PSD lancia pertanto un allarme e un appello alle istituzioni competenti per prevedere dei protocolli di intervento e misure preventive soprattutto per i servizi bassa soglia. Un dispiegamento di forze professionali (unità mobili socio-sanitarie) in strada e presso i servizi per applicare misure preventive di screening, per evitare contagi e diffusioni del virus che in condizioni di estrema vulnerabilità potrebbero essere ancora più rapidi e aggravanti
Le persone senza dimora possono presentare l’autodichiarazione per richiedere il Reddito di Cittadinanza
Accogliamo con soddisfazione la Nota del Ministero LPS che evidenzia come il requisito della continuità della residenza per almeno due anni sia soddisfatto in via sostanziale per le persone senza dimora che risultano cancellate dai registri anagrafici per irreperibilità (ad esclusione della cancellazione per effetto del mancato rinnovo del permesso di soggiorno o carta di soggiorno o in caso di trasferimento all’estero)
La Nota 1319 del 19-02-2020 del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali fa chiarezza in materia di residenza e reddito di cittadinanza spiegando che le persone senza dimora – anche se cancellate in anagrafe per irreperibilità – possono fare richiesta del reddito di cittadinanza
Nei giorni scorsi abbiamo inviato una lettera a nome della presidente Avonto indirizzata al presidente di INPS prof. Pasquale Tridico nella quale si rinnova la disponibilità a mantenere aperto un dialogo e un confronto sull’iniziativa INPS per tutti, avviata da INPS e rivolta anche alle persone senza dimora
Considerato che le persone senza dimora coinvolte nell’iniziativa sono al centro di un progetto di integrazione sociale, si vorrebbe infatti poter approfondire con INPS l’andamento del progetto per capire quali esiti stia determinando nella vita delle persone più fragili; avviare una interlocuzione e confrontarsi sui dati raccolti dall’Osservatorio INPS, per comprendere come dare continuità attraverso i servizi in essere sul territorio, rivolti alle persone che stanno beneficiando delle prestazioni assistenziali e previdenziali garantite da INPS, ivi incluso il reddito di cittadinanza
La fio.PSD e Avvocato di strada hanno elaborato e messo a disposizione di tutti i Comuni un vademecum per deliberare l’istituzione della Via Fittizia, strumento necessario per garantire la residenza alle persone senza dimora
La residenza anagrafica, sottolinea la presidente Avonto, è la porta principale di accesso ad una serie di diritti fondamentali ma per tante persone senza dimora resta un diritto inaccessibile
Senza residenza non si ha accesso al sistema sanitario nazionale se non per cure di pronto soccorso, non si può scegliere un medico curante tanto più necessario in questo periodo di emergenza Coronavirus, non si può ricevere una pensione, non si ha diritto all’assistenza dei servizi sociali, in molti casi non si può lavorare
L’Osservatorio Europeo sull’Homelessness (EOH) ha pubblicato il rapporto europeo Il regolamento e la qualità dei servizi per le persone senza dimora
La fio.PSD ha partecipato con la propria esperienza, con interviste focalizzate ad esperti e testimonianze di alcuni soci di Milano, Bologna, Torino e Padova. Abbiamo potuto citare anche i lavori scientifici sulla soddisfazione dei programmi Housing First misurati dal gruppo del prof. Santinello in occasione della prima sperimentazione Housing First
fio.PSD e Università di Bologna, coordineranno una Sessione alla Conferenza ESPAnet 2020 sui temi della homelessness e dell’abitare sociale La Sessione (24) intitolata Innovative social policies against homelessness: interventions, networks, and governance ha lo scopo di raccogliere contributi teorici ed empirici che si occupano di politiche sociali per le persone senza dimora, concentrandosi sugli approcci innovativi, sulle opportunità e criticità e sulla possibilità di fare uno scaling up di esperienze. La Conferenza si terrà dal 2 a 4 settembre al Centre for Sociological Research di Leuven in Belgio
L’Osservatorio europeo sull’Homelessness di FEANTSA, l’Università di Bergamo e fio.PSD sono lieti di annunciare la 15a conferenza europea di ricerca sull’Homelessness a Bergamo, Italia il 24 settembre 2020
Da un campione di 21 progetti (Padova, Ravenna, Siracusa, Torino, Verona…) che hanno accolto oltre 350 persone con continuità da più 3 anni in supported housing sono stati estratti alcuni dati significativi
I beneficiari sono per lo più uomini (71%), italiani (78%) e hanno un’età compresa tra i 45 e i 54 anni. Gli stranieri sono migranti extra UE nell’80% dei casi. Oltre al disagio abitativo, le problematiche più frequenti tra le persone accolte sono: la fragilità relazionale (90%), il reddito insufficiente (86%), problemi di dipendenze (81%), la disoccupazione di lunga durata e la precarietà lavorativa (76%)
Tra i risultati più significativi, si osserva che Il 100% delle persone accolte in HF esercita il diritto alla residenza e insieme all’abitazione riesce a iscriversi in anagrafe
Sì sono concluse le attività del progetto PIE4shelters
fio.PSD saluta con soddisfazione il progetto, finanziato dal fondo REC (Rights, Equality, Citizenship programme), che da gennaio 2018 a dicembre 2019 ci ha visti coinvolti in importanti azioni di formazione e approfondimenti sulle tematiche delle donne senza dimora sopravvissute a violenza di genere e del trauma
L’approccio PIE (Psychologically and Trauma Informed Environments), attraverso i suoi elementi chiave, mira a promuovere una diversa cultura all’interno dei servizi per le persone e le donne senza dimora, una metodologia che abbia grande consapevolezza del trauma e dei suoi effetti.
Vi invitiamo ad approfondire leggendo la GUIDA, le Raccomandazioni pratiche ai servizi, l’articolo pubblicato su Redattore Sociale, la Valorisation Short Summary
Sul sito sono anche disponibili i materiali utilizzati durante le formazioni
Ringraziamo di cuore i soci che hanno reso possibile la realizzazione di tutte le fasi e le attività del progetto e speriamo che questi due anni di lavoro comune siano solo l’inizio di un percorso di studio e formazione che possa continuare autonomamente, in un’ottica di miglioramento continuo dei servizi del territorio
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