Ecco le 8 proposte che con Alleanza contro la povertà in Italia facciamo al governo per ridisegnare il Reddito di cittadinanza verso una forma più equa, inclusiva e attenta alle nuove emergenze sociali nate con la pandemia

 

1) Incrementare il sostegno economico per le famiglie in povertà con figli aumentando l’equità della misura, sostituendo l’attuale scala di equivalenza con quella dell’Isee ed eliminando il tetto per le famiglie numerose (o innalzandolo sensibilmente). Il costo stimato è di circa 4 miliardi e 365.000 sono le nuove famiglie beneficiate, con una riduzione d’incidenza della povertà di 0,7%.

2) Ampliare la platea dei beneficiari includendo gli stranieri con la riduzione degli anni di residenza richiesti per l’accesso alla misura da 10 a 2, abrogando contestualmente la norma che prevede l’obbligo di presentazione di specifica certificazione. La spesa sarebbe di 900 milioni e 153.000 le nuove famiglie beneficiate. Riduzione dell’incidenza della povertà: 0,2%.

3+4) Consentire maggiore accesso alla misura anche a una parte di coloro che sono caduti recentemente in condizioni di povertà e hanno usufruito del Rem attraverso un temporaneo innalzamento della soglia ISEE (da 9.360 a 15.000) e un allentamento dei requisiti aggiuntivi richiesti sul patrimonio mobiliare e immobiliare. Per un costo stimato di 1,5 miliardi e 320.000 nuove famiglie coinvolte, con riduzione d’incidenza della povertà di 0,3%.

5) Eliminare la sospensione di un mese nell’erogazione del RdC per coloro che hanno diritto al rinnovo.

6) Agevolare l’utilizzo dell’Isee corrente introducendo la possibilità di richiedere tale indicatore anche in presenza di sensibili perdite del patrimonio mobiliare e/o immobiliare.

7) Conferma della consistenza del Fondo Povertà (587 milioni nel 2020, 615 per ciascuno degli anni 2021 e 2022) e la sua destinazione a favore del rafforzamento degli interventi e dei servizi sociali, consentendo alle amministrazioni comunali di assumere personale dedicato in deroga ai vincoli attualmente previsti.

8) Reintrodurre l’analisi preliminare da parte del Segretariato Sociale per garantire adeguata valutazione multidimensionale dei bisogni dei nuclei coinvolti; con verifica da parte del MLPS e della Rete della Protezione e dell’Inclusione Sociale del rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni e adozione degli interventi necessari in caso di difficoltà o inadempienza delle amministrazioni locali.