Lo scorso 26 maggio in occasione del Comitato di Sorveglianza del PON Inclusione, il Direttore Generale Angelo Marano (DG Inclusione) ha reso noti i principali punti di programmazione per il contrasto alla grave marginalità adulta

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)

Il Piano traccia gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia vuole realizzare con i fondi europei del Next Generation EU (meglio noto come Recovery Fund o Covid Fund), ovvero gli oltre 200 miliardi che l’Italia può utilizzare per contrastare gli effetti della pandemia da COVID 19

Una parte del Next Generation EU ovvero il REACT EU – Recovery Assistance for Cohesion and Territoriale of Europe integra le dotazioni dei Programmi operativi della Politica di Coesione 2014-2020 – per noi il PON Inclusione, il PON Metro e il FEAD – prevedendo 47,5 miliardi di fondi europei aggiuntivi da spendere entro il 2023 per affrontare la crisi sanitaria ed economica provocata dal Coronavirus

In particolare le azioni e gli interventi di contrasto alla homelessness rientrano nella Misura 5 destinata al contrasto alla povertà alimentare e materiale e iniziative per l’inclusione sociale

Nello specifico il Direttore ha chiarito che ci saranno 90 milioni per rafforzare interventi di presa in carico e 450 milioni per sostenere progetti di inserimento abitativo ispirati ai principi Housing First. In particolare sono state indicate come azioni strategiche da finanziare:

  • Centrale operativa nei territori per ricevere le segnalazioni di fragilità, accogliere e rispondere ai bisogni multi utenza (persone vittima di tratta, minori, migranti etc) H24 e 365 gg all’anno. Tali Centri dovranno essere il ponte verso l’attivazione di una prima valutazione professionale per la presa in carico; il Direttore ha citato più volte la possibilità di investire in progetti di Housing First come via privilegiata per rispondere alla homelessness
  • Le Stazioni di posta (o Centri servizi per la grave deprivazione materiale saranno luoghi polifunzionali dove le persone in fragilità potranno trovare distribuzione di beni e alimenti, tutela, accoglienza nelle ore diurne, laboratori di socialità e altre attività organizzate dal sistema territoriale di intervento. Infine una novità assoluta è rappresentata dalla prospettiva di sostenere servizi di supporto alla iscrizione anagrafica delle PSD, fermo posta e Identità digitale tramite SPID

 

La Federazione guarda con speranza e fiducia al nuovo ciclo di programmazione e ribadisce l’importanza di organizzare i servizi basandosi sui diritti civili e sociali la cui esigibilità deve divenire livello essenziale delle prestazioni (LEAS) per poter davvero interrompere la spirale della povertà e fermare il cronicizzarsi di situazioni di emarginazione che hanno costi umani elevatissimi

 

Sul PNRR leggi anche le Osservazioni di fio.PSD inviate nei giorni scorsi