L’UE deve mantenere i 3,5 miliardi di euro di aiuti per i cittadini più indigenti

(vedi precedenti post del 6 maggio e del 3 giugno)

Nella votazione di mercoledì 12 giugno, il Parlamento ha ribadito che il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti deve essere mantenuto almeno al livello attuale di 3,5 miliardi di euro e non ridotto a 2,5 miliardi. Il taglio di un miliardo di euro era stato proposto dalla Commissione europea e dagli Stati membri, durante i negoziati sul bilancio a lungo termine dell’UE.

“Quasi 120 milioni di cittadini europei sono a rischio di povertà o di esclusione sociale. Oltre 40 milioni soffrono di grave deprivazione materiale e i senzatetto sono oltre quattro milioni. Il nuovo fondo è uno strumento importante per alleviare gli effetti della crisi economica e sociale e rappresenta l’espressione concreta della solidarietà dell’Europa verso i suoi cittadini più vulnerabili”, ha dichiarato il relatore Emer Costello (S&D, IT), nel corso del dibattito che ha preceduto la votazione.

Il nuovo programma per il 2014-2020 è destinato a sostituire il programma di distribuzione di derrate alimentari previsto per sfruttare al meglio le eccedenze alimentari dell’UE prodotte nell’ambito della politica agricola comune. Il campo di applicazione del nuovo fondo andrà oltre la distribuzione di cibo per soddisfare anche altre esigenze di base dei cittadini più indigenti dell’UE.

Almeno mantenere il bilancio al livello attuale

Il Parlamento ha votato per mantenere il bilancio del nuovo fondo per il 2014-2020 almeno al livello attuale di 3,5 miliardi di euro invece di tagliarlo a 2,5 miliardi di euro, come proposto dalla Commissione europea e dagli Stati membri nei negoziati del Consiglio europeo sul bilancio a lungo termine dell’UE.

Gli Stati membri devono attivarsi

La maggioranza dei deputati ha votato per rendere la partecipazione al Fondo obbligatoria. Questo significa che, se uno Stato membro decide di non fare uso del fondo, il bilancio dovrebbe essere ancora disponibile per i cittadini più indigenti. Tuttavia, una grande minoranza di deputati ha sostenuto che la partecipazione degli Stati membri “dovrebbe essere volontaria”.

Tasso di cofinanziamento

I deputati auspicano inoltre che il contributo standard UE al co-finanziamento del costo del programma sia dell’85% della spesa ammissibile (la Commissione aveva proposto l’85% come massimo), affermando che dovrebbe essere possibile aumentare questa percentuale al 95% per coloro più gravemente colpiti dalla crisi.

Prossime tappe

Il testo modificato è stato approvato con 513 voti a favore, 149 contrari e 27 astensioni, mentre il voto sulla risoluzione legislativa è stata rinviato per permettere l’inizio dei negoziati informali con il Consiglio. L’ammontare del bilancio finale del fondo dipenderà anche dall’esito dei negoziati sul bilancio UE per il 2014-2020.

Procedura: codecisione, prima lettura