Si parla delle persone senza dimora solo quando muoiono per il freddo, ma se si lavorasse in una logica di programmazione, durante tutto l’anno, quando arriva l’inverno non si sarebbe in questa situazione” (Cristina Avonto, presidente di fio.PSD)

A poche ore dalla morte di 8 persone in tutta Italia a causa del freddo, vogliamo evidenziare come a fronte di una situazione climatica come quella attuale, “fosse più che prevedibile un triste epilogo, soprattutto se ci si occupa di questi temi solo quando c’è l’emergenza”. La vera emergenza invece è quando di queste persone ci si dimentica, nel momento del “clima tiepido”, momento in cui invece sarebbe importante nei territori strutturare azioni e servizi per l’aggancio della persona in strada, servizi che siano realmente di tutela e di ‘tregua’ rispetto alla strada, che siano percorsi di reale dignità e cittadinanza, percorsi di diritti. “Con le stesse risorse economiche possono riconvertire i servizi con coraggio per renderli più efficaci”. La fio.PSD infatti ha scelto di puntare sull’Housing First, “un obiettivo alto, ma vanno bene anche le situazioni intermedie, l’abitare sociale o altre forme che restituiscano la dignità e l’umanità alle persone

In tal senso, la fio.PSD, porta avanti la sua istanza di cambiamento e riforma del Disegno di Legge Delega in materia di Contrasto alla Povertà, avanzando due obiettivi specifici: introdurre il tema della povertà estrema nel dibattito sul reddito minimo e proporre una via inclusiva a un sostegno economico per le persone senza dimora. La Federazione che rappresenta oltre 110 organizzazioni in Italia che lavorano direttamente con le persone più fragili, più escluse, più isolate (50 mila 724 dall’ultima rilevazione Istat-fio.PSD), vuole dare loro oggi voce: queste persone, che nel 70 per cento dei casi avevano una famiglia, un lavoro e una casa, hanno bisogno di un segnale forte di fiducia e crescita che le sostenga in un percorso di recupero non fatto solo di emergenza