Lo scorso 27 giugno è stato presentato il primo Report Statistico nazionale sulle povertà in Italia, redatto da Caritas Italiana

A partire dai dati raccolti nel 2022 nei Centri di ascolto (2.855) e nei servizi offerti dalle Caritas diocesane (205), il Rapporto include per la prima volta anche un’analisi statistica multivariata che ha identificato cinque profili di beneficiari: i vulnerabili soli, le famiglie povere, i giovani stranieri in transito, i genitori fragili e i poveri soli

Secondo il report, nel 2022, 27.877 persone senza dimora (PSD) si sono rivolte ai 2.855 Centri di ascolto in rete con la raccolta dati. Questo numero rappresenta il 16,9% su un totale di 255.957 persone coinvolte

A livello nazionale, il numero di persone senza dimora è aumentato di oltre 3.900 rispetto al 2021 (erano infatti 23.976). Inoltre, le differenze tra il Nord e il Sud del paese sono significative, con la Lombardia che ha registrato il 37,8% delle persone senza dimora, mentre la Basilicata il 2%

Le persone che vivono in situazioni di grave esclusione abitativa sono principalmente uomini (70,6%), stranieri (68,5%), celibi (45,3%) con bisogni multidimensionali. Inoltre, il 47,8% sostiene di essere completamente privo di un’abitazione, il 21,8% si affida a soluzioni di fortuna e il 20% è ospite in centri di accoglienza

Dall’analisi statistica multivariata, si evidenziano due cluster (1 e 3) in cui sono ricomprese diverse situazioni di grave esclusione sociale e abitativa:

  • Cluster 1: i vulnerabili soli (23,2%):  1 su 3 risulta senza dimora o in una situazione abitativa precaria. Questo cluster è composto principalmente da persone che vivono sole (nell’83% dei casi), assistite dai centri diocesani
  • Cluster 3: giovani stranieri in transito (7,6%):  molto spesso si tratta di persone senza dimora (75%), che presentano bisogni multipli e problemi legati all’immigrazione (72%)

Questo cluster è caratterizzato principalmente da giovani stranieri di sesso maschile, con un’età media di 25 anni, la maggioranza dei quali sono celibi. 1 su 2 è di nazionalità africana e si tratta per lo più di nuove prese in carico, tra loro infatti il 98% è stato ascoltato per la prima volta proprio nel 2022