Relazione progetto We care – fio.PSD

 

Operatore: Paolo Moreschi

Aree di intervento: Realizzazione

Attività svolte: Percorso partecipato sul tema “spazi diurni dedicati a persone senza dimora”

 

Coinvolgimento dei destinatari

Il dibattito intorno alla ridefinizione degli spazzi diurni dedicati a persone senza dimora ha spesso evidenziato la mancanza di un punto di vista fondamentale, quello dei destinatari dei servizi. Consapevoli della difficoltà di interpellare una pluralità di soggetti così eterogenei e non facilmente coinvolgibili nel processo abbiamo però voluto partire dall’unica esperienza cittadina di aggregazione formalizzata di persone senza dimora rappresentata da AIPSD (Associazione Nazionale Persone Senza Dimora) che da qualche anno, grazie al supporto locale di enti e operatori del settore ma soprattutto con il sostegno da parte di fiopsd, ha avviato la propria attività diventando un punto di riferimento importante per promuovere autodeterminazione, protagonismo e partecipazione attiva delle persone senza dimora nel dibattitto pubblico.

Abbiamo così organizzato 4 incontri di dibattitto e discussione con i frequentatori della sede AIPSD di Via Pinelli 22, in cui abbiamo chiesto cosa secondo loro fosse importante promuovere e realizzare quando di intende avviare un servizio diurno di accoglienza per persone senza dimora. Gli incontri sono stati moderati da un operatore sociale che ha avuto il compito di registrare, organizzare e restituire i contenuti emersi dalla discussione fra i partecipanti che è stata libera di spaziare dal racconto personale, alla rivendicazione di diritti non riconosciuti e che ha fornito una prima lettura articolata e complessa dei bisogni rilevati da chi vive in strada.

  • Bisogni materiali: un luogo caldo dove aspettare l’apertura del dormitorio, un posto dove prendere un caffè, andare al bagno, un luogo dove ricevere la posta o i pacchi, dove trovare una connessione aperta, dove trovare beni di sussistenza. Questi sono solo alcuni dei contenuti emersi nelle discussioni fra i partecipanti che rivelano la concretezza e la drammaticità di non avere un luogo dove stare, soprattutto nei mesi dove le temperature non permettono di stare fuori.
  • Bisogni relazionali: chiacchierare, giocare a carte, ascoltare una storia, commentare i fatti di attualità, incontrare persone nuove, fare cose nuove. Alcuni partecipanti hanno raccontato che quando gli capita di non comunicare verbalmente con qualcuno per un lungo periodo l’umore inizia a incupirsi e prendono spazio rabbia e pensieri funesti, e che quando questa situazione si protrae per troppo tempo ci si ritrova confusi e senza energie.
  • Bisogni di partecipazione e protagonismo: nei racconti delle persone che hanno partecipato agli incontri emerge una costante, ossia che il ricordo di un’esperienza utile nel loro percorso è legata alle occasioni avute di dare il proprio contributo in un processo. Per esempio avere un compito, oppure sapere di avere avuto un ruolo nel risolvere un problema di un altro ospite, avere ricevuto la fiducia da parte del servizio nello svolgere una mansione, avere portato le proprie posizioni rispetto all’interpretazione di una regola e aver visto accolte le proprie istanze. Questi sono alcuni degli esempi registrati che hanno fatto emergere l’importanza di veder riconosciuta la propria unicità, il proprio ruolo. La necessità di non voler accontentarsi di essere solo destinatari di un servizio ma parte attiva di esso.
  • Bisogno di bellezza: stare in ambienti belli, curati, funzionali. L’esempio portato da molti e’ stato il processo avviato dal laboratorio Costruire Bellezza, promosso dal Professor Campagnaro presso la sede di Via Ghedini, che ha permesso ad alcuni dei partecipanti di mettere insieme le proprie capacità manuali con il proprio bisogno di un luogo bello attraverso poche e semplici accortezze, valorizzando principi quali il riciclo, il riuso il recupero degli oggetti.

 

Coinvolgimento degli addetti ai lavori

I contenuti emersi negli incontri con AIPSD sono stati la base su cui sviluppare il confronto fra addetti ai lavori, con l’obiettivo di creare sinergie e collaborazioni fra i progetti di prevenzione secondaria finanziati nell’ambito del Piano di Inclusione Sociale cittadino. Gli incontri sono stati promossi dall’Ufficio Adulti in difficoltà in collaborazione con lo staff del Prof. Campagnaro. Nell’arco dei quattro incontri realizzati è stato così possibile delineare una strategia di intervento tesa a superamento dei Centri Diurni tradizionali per tendere alla promozione di un “laboratorio di comunità diffuso”, da collocarsi in vari community center, intesi come luoghi di incontro e scambio che siano aperti non solo ai senza dimora ma a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di andare oltre gli stereotipi e superare modelli basati sull’assistenzialismo.

 

Realizzazione della proposta di ristrutturazione della sede AIPSD di Via Pinelli 22

Al fine di concretizzare il dibattito emerso sul tema dei servizi diurni per persone senza dimora si è dato vita ad un progetto di ridefinizione, allestimento e animazione degli spazzi di Via Pinelli 22, con l’intento di farli diventare un nuovo polo di aggregazione e di sviluppo di comunità solidali. Il percorso è stato realizzato in collaborazione con il team di Costruire Bellezza, Dip. Architettura e Design Politecnico di Torino e Progetto Tenda. La sede di Via Pinelli 22 ha quindi ospitato il team del Prof. Campagnaro per avviare una percorso di analisi, studio e realizzazione pratica di un intervento di allestimento partecipato. Un lavoro che ha coinvolto i soci dell’Associazione, gli operatori sociali che lavorano nei servizi e gli architetti che collaborano con l’Università nell’ideazione di spazi che promuovano l’autodeterminazione e il coinvolgimento delle persone senza dimora (vedi allegato). Dopo la parte di analisi e di proposta è stato necessario passare alla fase di realizzazione pratica del progetto, per la quale sono state coinvolte due persone senza dimora incaricate di realizzare l’intervento e assunte per l’occasione a tempo determinato dalla cooperativa Progetto Tenda. L’intervento, che è iniziato a settembre 2020, si è dovuto interrompere nel momento in cui è iniziato il nuovo lock down e si è quindi concluso a maggio del 2021. La nuova sede è stata inaugurata il 22 giugno 2021, nel corso di un momento di festa a cui hanno partecipato rappresentanti della Circoscrizione 4, del Comune di Torino e del terzo Settore.

Roma, 20 giugno 2021

 

Paolo Moreschi