Il giorno 11 novembre vi è stata la conferenza stampa di presentazione dell’Alleanza

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L’Alleanza contro la Povertà, presentata ieri a Roma, nasce da un’idea del professor Cristiano Gori dell’Università cattolica di Milano, ed è promossa grazie al contributo delle Acli. Il Piano nazionale è in otto punti.

Primo: dal 2014 andrà introdotta una misura «non meramente assistenziale ma che sostenga un atteggiamento attivo» dei beneficiari. Da ampliare «il modesto finanziamento» presente nel Piano di stabilità.
Secondo: partendo dai più bisognosi tra chi è in povertà assoluta, ogni anno vedrà ampliarsi la platea. L’ultimo anno la misura andrà a regime.
Terzo: il criterio progressivo annuale sarà quello di coinvolgere ogni volta chi sta “un po’ meno peggio”.
Quarto: con la prestazione monetaria andranno erogati servizi per l’inclusione: per l’impiego, contro il disagio psicologico, per esigenze di cura.
Quinto: gli strumenti sperimentalmente già in vigore (nuova social card in 12 comuni, carta per l’inclusione sociale in 8 regioni del Sud, carta acquisti tradizionale introdotta dal 2008) confluiranno nella nuova misura reddituale, senza interruzioni del sostegno pubblico.
Sesto: l’investimento sulla lotta alla povertà «non può considerarsi in alcun modo sostitutivo del rifinanziamento» dei Fondi per le politiche sociali e per la non autosufficienza.
Settimo: senza scartare eventuali contributi europei o privati, la nuova misura dovrà essere finanziata dallo Stato, in quanto livello essenziale di prestazioni sociali.
Ottavo: l’efficacia delle proposta è commisurata al pieno coinvolgimento di terzo settore e organizzazioni sociali con le istituzioni, nella programmazione e nella gestione degli interventi