Le Acli e la Caritas hanno proposto ieri un patto contro la povertà.
Urgente più che mai perché la situazione è vicina al collasso, il patto dovrebbe portare alla creazione di un Reddito di Inclusione Sociale (Reis), da collocare in un piano nazionale contro la povertà.

Secondo la proposta elaborata da un gruppo di lavoro, nel quale era presente Paolo Pezzana (fio.PSD), guidato dal professor Cristiano Gori, dell’Università Cattolica di Milano, il Reis è destinato a tutte le famiglie che vivono in povertà assoluta in Italia (nel 2012 il 6,8 per cento dei nuclei familiari italiani) e ai cittadini di tutte le nazionalità residenti da almeno 12 mesi in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno.

Ogni famiglia riceverebbe ogni mese una somma pari alla differenza fra il proprio reddito e la soglia Istat della povertà assoluta. Introdotto gradualmente, il Reis, una volta a regime, avrebbe un costo di 6.062 milioni di euro.

Il Ministro Giovannini ha promesso il suo impegno “a portare avanti questi temi” con l’auspicio di far recepire “gli ideali e la concretezza” della proposta nella prossima legge di stabilità.

 

Per approfondire:

La proposta

I numeri